Tuoto esamina la Stagione
Mancano due giornate dal termine ma ancora una volta il programma accusa uno stop. Tutto slitta di una settimana, La Pirossigeno gioca a Molfetta il 7 maggio e in casa col Melilli il 14 maggio. In quest’ultimo periodo la squadra di Leo Tuoto ha giuocato solo due partite in cinquanta giorni. Questo potrebbe essere un problema per la gestione sia fisica che mentale dei calcettisti. Ne parliamo con il mister Tuoto in questa intervista esclusiva per il Quotidiano del Sud.
“In effetti in questa prima parte dell’anno 2022 la Divisione Calcio a 5 della Figc sta accusando qualche difficoltà a dare ritmo e regolarità al campionato. In effetti giocare due sole partite in cinquanta giorni non è il massimo. Chiaramente subentrano problemi per la gestione del gruppo. Il ritmo partita si mantiene solo giocando, gli allenamenti servono ad altro. Alla ripresa non sai che squadra ti trovi in campo”.
Al momento, e solo virtualmente, la Pirossigeno è seconda in classifica, visto che il Giovinazzo ha una partita in più disputata, ma deve affrontare due partite molto difficili. La prima col Molfetta, formazione alla disperata ricerca di punti salvezza, e con il Melilli che vorrà dimostrare di meritare la prima posizione in classifica.
“Prima di tutto ti rispondo che non mi sento affatto secondo, sono terzo e abbiamo raggiunto con due partite d’anticipo la stessa posizione dello scorso anno confermando la Pirossigeno ai vertici della categoria. Ci godiamo questa posizione ma speriamo di arrivare anche alla seconda piazza se riusciamo a vincere la gara a Molfetta. Match difficile perché i pugliesi sono squadra dura e lo hanno già dimostrato nella gara di andata. Noi ci proveremo e lotteremo come sempre”.
Tornando a parlare della Divisione calcio a 5, mi viene da dire che ultimamente i dirigenti federali vivono una vita federativa frenetica. Tante delibere che portano tante novità, alcune contestate alcune ben viste. L’ultima recita niente più under obbligatori in distinta gara. Come giudichi tu tutte le novità fin qui apportate?
“Sono schietto. Spesso gli Under vengono utilizzati per un posto in panchina solo perché è obbligatorio ma non giocano quasi mai. Io sono tra quelli che i minuti non li regala, i minuti in campo si devono meritare. È giusto che vada in panchina chi merita di esserci e di, eventualmente, giocare. Sotto questo aspetto ritengo sia una regala positiva. Probabilmente con questa nuova regola i vertici vogliono compensare il fatto che il prossimo anno possono esserci solo tre stranieri al posto dei cinque di quest'anno. Vogliono migliorare la presenza degli italiani e nello stesso tempo tenere alta la qualità tecnica dei roster. Mi sento di condividere la decisione”.